Con questo articolo non siamo intenzionati a raccontarvi la storia del compianto Cinema Teatro che si trovava tra Viale Lepanto e Corso Amalfi e che ha dovuto chiudere a causa di vari problemi (sopratutto sulle nuove normative CEI in merito alle uscite di sicurezza e anti incendio) ma fare una breve diserzione su come il mondo del cinema abbia “sfiorato” e alcuni personaggi si siano intrecciati con la nostra bella località sul mar Adriatico.
Nel 1954 a Roma, Cinecittà, si stava lavorando il film colossal GUERRA E PACE, diretto da King Vidor il quale aveva come protagonisti Henry Fonda e Audrey Hepburn, oltre ad altri attori del calibro di Vittorio Gassman e Anita Ekgerg.
In quel periodo l’attrice inglese Aundrey Hepburn aveva stretto una forte amicizia con la baronessa Simba Franchetti, sorella del barone Raimondo Nanuk Franchetti con cui Hemingway soleva andare a caccia a San Gaetano di Caorle
L’amicizia tra la baronessa e l’attrice si rafforzò quando, a quanto pare, Simba Franchetti aiutò con dei consigli l’attrice inglese che soffriva di infertilità e, pare, grazie a questo aiuto la Hepburn fosse riuscita finalmente a rimanere incinta. La gratitudine fu tale che l’amicizia che la Hepburn fece in modo di presentare la sorella di Simba, la baronessa Afdera Franchetti all’ attore Henry Fonda e i due si sposarono poco dopo, nel 1957. Purtroppo questo matrimonio ebbe poca durata e la coppia divorziò già nel 1961.
Fin qui, Caorle e Porto Santa Margherita c’entrano ben poco, bisogna anche considerare che in quel periodo a destra del Livenza non esisteva praticamente nulla, ma si sa che la coppia venne di tanto in tanto in visita alla tenuta di San Gaetano.
Più tardi Porto Santa Margherita, con la darsena, i primi condomini e villette appena ultimati avrà invece la grande occasione di fare da cornice ad un film le cui riprese si sono svolte nel 1969 dal titolo LA RAGAZZA DI NOME GIULIO, la cui attrice protagonista è stata la bella Silvia Dionisio che pochi anni dopo interpreterà la “Titty“, la giovane amante del Conte Mascetti (interpretato dal grande Ugo Tognazzi) della prima vera commedia all’italiana di Mario Monicelli, AMICI MIEI.
Il film LA RAGAZZA DI NOME GIULIO presenta molte scene in cui tutti possiamo ben riconoscere una Porto Santa Margherita della prima ora: la casa della protagonista, Giulia, è una villetta in Viale Lepanto, oppure Silvia Dionisio e l’attore Livio Barvo interpretano delle scene lungo la darsena (dietro all’hotel Ambassador), quindi davanti a dove oggi si trova la farmacia Girardi ed altre zone della spiaggia. Il regista del film, Tonino Valerii, scelse apposta la giovane attrice poco più che maggiorenne all’epoca dato che il soggetto del film era un’adolescente alle prese con i dubbi sulla propria identità sessuale sentendosi attratta sia da uomini che da donne. Purtroppo il film non fu un grande successo, forse anche per aver trattato un tema che in quegli anni era ancora un po’ troppo scandaloso, se confrontato con i giorni nostri. Per una strana coincidenza venti anni prima, negli stessi luoghi dove si sono svolte le riprese, Pasolini, che successivamente sarà un apprezzato regista, ambientò il suo racconto Amado Mio, che trattava argomenti simili. Altra curiosità: nel cast è presente anche Riccardo Garrone, simpatico attore caratterista che in carriera prende parte ad un centinaio di film, alcuni importanti come LA RAGAZZA CON LA VALIGIA, con Claudia Cardinale, LA DOLCE VITA, di Fellini (con Anita Ekberg), e molti personaggi divertenti, è stato lui l’ultimo ad interpretare il personaggio di Calboni nel film con Paolo Villaggio FANTOZZI SUBISCE ANCORA e anche un San Pietro con le chiavi in una fortunatissima serie di spot televisivi per il caffè Lavazza.
Un regista, invece, aveva la casa per le vacanze a Porto Santa Margherita. Si tratta del padovano Salvatore Samperi che nel 1973 scelse Laura Antonelli come protagonista per il suo film più celebre, MALIZIA consacrando l’attrice come icona sexy del cinema italiano.
Il regista lavorò con altri grandi protagonisti del cinema come Michele Placido in ERNESTO e con Cristian De Sica, Carmen Russo, Enzo Cannavale, Barbara Bouchet e Teo Teocoli sul set di LIQUIRIZIA, film entrambi usciti nel 1979, ma ha avuto anche l’onore di collaborare col maestro Ennio Morricone che ha curato le colonne sonore di due film; CUORE DI MAMMA del 1969 e UCCIDETE IL VITELLO GRASSO E ARROSTITELO del 1970.
Come in un bella trama di un film che si rispetti, chiudiamo questo simpatico intreccio di personaggi con un ultimo film, prodotto da Sergio Leone con la fantastica colonna sonora di Ennio Morricone, dal titolo IL MIO NOME È NESSUNO, del 1973, in cui il protagonista Terence Hill è affiancato da Henry Fonda (ex marito della baronessa Franchetti) e i due attori sono stati scelti e scritturati per espressa volontà del regista del film, quel Tonino Valerii de LA RAGAZZA DI NOME GIULIO, girato a Porto Santa Margherita solo pochi anni prima. Perchè non c’era anche la Audrey Hepburn in questo film ? L’attrice non poteva, stava facendo COLAZIONE DA TIFFANY con George Peppard, quello che poi sarà l’ideatore di tanti piani ben riusciti con il suo A-TEAM.